Codice della crisi d’impresa: suite H3 e sostenibilità economica

Codice della crisi d’impresa: suite H3 e sostenibilità economica

Crisi e importanza della sostenibilità economica di un’azienda

Venerdì 15 luglio 2022 è entrato in vigore nella sua interezza il codice della crisi d’impresa e dell’ insolvenza. Il nuovo codice crisi d’impresa ci ricorda come la sostenibilità debba essere prima di tutto economica e come la continuità e la prosperità aziendale siano fondamentali per qualsiasi percorso ed idea di sviluppo.

Emanato nei primi mesi del 2019 dopo un lungo lavoro della commissione Rordorf, in attuazione della direttiva europea 2019/1023, il codice crisi impresa e insolvenza è stato per lungo tempo congelato nella sua efficacia, per poi essere sostanzialmente modificato nel 2022 ed infine
trasformato in legge.

Nuove responsabilità per imprenditori ed amministratori col nuovo codice della crisi di impresa

Emergono nuove responsabilità per imprenditori ed amministratori: l’articolo 3 del d.lgs 14/2019 il cosiddetto “Codice crisi di impresa” – stabilisce che l’imprenditore che opera in forma individuale, societaria o collettiva, deve adottare misure idonee a rilevare tempestivamente lo
stato di crisi. Ciò comporta, come già ricordato dal novellato articolo 2086 del codice civile sulla gestione d’impresa, l’istituzione di un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alle dimensioni dell’impresa, che sia utile a prevenire e rilevare lo stato di crisi aziendale.

Una nuova visione: prevenire la crisi grazie alla digitalizzazione

Il medesimo decreto, all’articolo 378, stabilisce che gli amministratori rispondono in solido verso i creditori sociali e verso la società, per l’inosservanza dei doveri imposti dalla legge. Di conseguenza, il medesimo obbligo sussiste anche nel caso della mancata realizzazione degli adeguati assetti, utili a prevenire un’interruzione della continuità aziendale.
Questo sottolinea l’importanza della prevenzione al fine di intercettare tempestivamente la crisi di cui ne rispondono in solido gli amministratori, ma ancor più importante è l’aspetto di visione preventiva del problema.
Ecco come il focus del legislatore si sposa da dal “backward looking” al “forward looking”.

Con l’abrogazione dei 5 indicatori della crisi, ritenuti strumenti tardivi per prevenire la crisi aziendale, il nuovo paradigma si basa su un piano strategico aziendale che analizza il contesto in cui l’impresa opera. Ne deriva un sistema di allerta precoce che va ad individuare possibili indizi di crisi e capace di rispondere alle 61 domande della check list contenute nel decreto del ministero della Giustizia del 28 settembre 2021.
Unicamente con la digitalizzazione del controllo di gestione aziendale si possono costruire gli assetti adeguati.

La differenza calzante tra i nuovi strumenti digitali e quelli tradizionali, come l’analisi di bilancio, consiste nella tempestività d’azione. Questa permette di intercettare anticipatamente gli indicatori della crisi, consentendo azioni di miglioramento funzionali alla prevenzione dello stato di crisi.
Saranno così modificabili i tool del piano strategico:

  • budget
  • balanced scorecard
  • strategy map 
  • matrice SWOT per l’analisi del contesto, delle opportunità e dei rischi aziendali.

Strumenti per la raccolta dati: la suite H3

Ecco perchè il nostro impegno come professionisti è volto ad accompagnare le imprese, partendo dalla redazione del piano strategico nella sua interezza, fino al controllo dei risultati ottenuti attraverso strumenti costruiti su misura in ogni azienda, per intraprendere e mantenere la via dello sviluppo economicamente sostenibile.

In particolare abbiamo messo a punto la suite H 3 che permette di avere una visione completa e integrata dell’andamento aziendale, fondamentale per lo steering control richiesto dalla normativa. Si tratta di un controllo orientato al futuro che permette di reindirizzare la gestione e aggiornare costantemente l’intero piano strategico.

Attraverso applicazioni costruite e modellate ad hoc sulle specifiche aziendali, è possibile avere una visione globale e in tempo reale dell’andamento gestionale, economico, finanziario e patrimoniale dell’azienda.
H 3 Finance popola un bilancio riclassificato, costantemente aggiornato, che permette valutazioni puntuali e immediate sull’andamento aziendale, attraverso analisi di conto economico, stato patrimoniale, flussi di cassa e indici specifici.
H 3 Profitability analizza la marginalità di ogni singolo prodotto venduto, per effettuare assessment tempestivi sulla convenienza di produzione di un determinato prodotto o di un’intera famiglia.
H 3 Sales permette di analizzare i clienti, mantenere il focus sull’andamento delle vendite e della stagionalità, individuare rapidamente cambiamenti nelle richieste del mercato.
H 3 Operations & supply chain analizza efficienza e qualità nella produzione interna e negli acquisti, monitorando parallelamente i fornitori attraverso indici mirati.

L’insieme di questi strumenti va ad alimentare in automatico l’ultima applicazione del pacchetto: H 3 Strategy.
Un’applicazione di sintesi strategica che rispecchia appieno i requisiti richiesti dal codice della crisi e dell’insolvenza. Al suo interno saranno riportati gli indicatori di sintesi inseriti negli strumenti strategici prescelti e disegnati sul modello di business specifico di ciascuna azienda.

Il collegamento alle altre applicazioni permette un aggiornamento giornaliero degli indicatori chiave, favorendo un costante monitoraggio e un conseguente reindirizzamento gestionale.
In questo modo, eventi esogeni ed endogeni che intervengono lungo la vita aziendale, vengono subito intercettati, permettendo un’immediata valutazione del loro impatto sulla continuità aziendale ed una conseguente e pronta risposta.
La suite H3 di Hidra è un mezzo efficiente che si focalizza sull’importanza della sostenibilità in termini di economicità, poiché uno sviluppo economicamente sostenibile comporta un efficientamento dell’impresa stessa.