Integrated Report

Integrated Report

Che cos’è, quali sono i vantaggi e perché le aziende lo dovrebbero redigere

Quali sono gli asset che creano valore per l’azienda?

Come vengono rendicontati?

Come valutare le azioni di oggi per il miglioramento della performance futura?

E poi, come esprimere gli sforzi e gli investimenti sostenuti per un processo di sviluppo sostenibile?

Il bilancio di esercizio rappresenta lo strumento di rendicontazione ufficialmente riconosciuto e maggiormente utilizzato dalle imprese. Ma è veramente completo per l’analisi e la valutazione delle performance aziendali?

 

Guardando agli investimenti e agli sforzi collegati alle risorse tangibili, il bilancio di esercizio rappresenta una sorta di fotografia. Per la sua struttura, mettendo in luce i risultati  e non le azioni, e quindi focalizzandosi sul risultato nel breve e non sulla strategia, non riesce a far emergere il potenziale di miglioramento delle performance future a seguito degli investimenti fatti.

 

Ma facciamo un ulteriore passaggio. Nella creazione di valore dell’impresa è sempre più evidente il ruolo svolto dalle risorse intangibili. Elementi di natura qualitativa (e non finanziaria), come la fiducia, la fedeltà al brand, l’identità di marca, la reputazione pesano sempre di più nel processo di creazione di valore. E il fatto che non possano essere rendicontati in conto economico e stato patrimoniale costituisce un grande limite del tradizionale report di esercizio. Questi fattori consentono di capire come l’azienda crei valore nel tempo, attraverso la strategia, con un’ottica di medio-lungo termine. Ma allo stesso tempo non trovano corretta esplicazione.

 

Allargando ancor più l’analisi, scopriamo che gli indicatori tradizionali guardano attraverso il punto di vista dell’azionista, lo shareholder. Storicamente l’approccio non era da biasimare, dal momento che l’azionista era il principale detentore del capitale e di rischio. Ora però il focus è cambiato e gli interessi sono bilanciati tra tutti gli stakeholders.

 

Emergono quindi i primi limiti della tradizionale rendicontazione. Ma vi sono altri aspetti dell’evoluzione del fare impresa che hanno portato le aziende a necessitare di nuove soluzioni di rendicontazione.

 

Ci riferiamo alla Responsabilità Sociale dell’Impresa (CSR – Corporate Social Responsibility) e, in un’ottica più allargata, ai processi di sviluppo sostenibile che le aziende sono chiamate a creare. Il ruolo delle aziende si sta infatti ampliando: assieme alla “produzione” (Profit), è necessario pensare al bene sociale delle persone e del pianeta. Profit-People-Planet sono i tre asset strettamente interconnessi tra loro da fissare come fine ultimo dell’attività imprenditoriale, sia nei beni come nei servizi. Detto in altri termini, la strategia deve puntare alla massimizzazione del capitale economico, umano e naturale, attraverso la creazione e redistribuzione del valore.

Le aziende hanno quindi l’esigenza di dimostrare la loro capacità di creare valore nel tempo e non trovano un’adeguata risposta nel bilancio di esercizio. Da qui nasce la necessità di misurare e rendicontare il valore attraverso un nuovo approccio. E conseguentemente si assiste al proliferare di documenti che possano portare alla luce gli asset non finanziari e allo stesso tempo presentare l’intero processo di creazione del valore, per fornire un orientamento verso il miglioramento continuo.

 

Sono quindi nati il bilancio sociale, il bilancio ambientale, il report di sostenibilità. Tanti documenti, ciascuno con la propria validità, ma separati l’uno dall’altro. Se è vero che entrano in rendicontazione i valori intangibili, ancora non esiste un documento che raccolga tutte le informazioni.

 

La risposta a questo problema è stata individuata nel Report Integrato

Andiamolo a scoprire

 

L’Integrated Reporting, o Report Integrato, è una dichiarazione non finanziaria che ha l’obiettivo di descrivere la connessione tra i diversi capitali, sia quelli tangibili che intangibili. Nasce sotto l’ombrello dell’IIRC (International Integrated Reporting Council) per fornire una soluzione ai limiti del tradizionale bilancio di esercizio, ormai insufficiente, e alla confusione generata dall’insorgere di diverse documentazioni non omogenee e non universalmente riconosciute.

 

È uno strumento di reportistica innovativo, che mette in relazione i dati riportati nel bilancio economico, in quello ambientale e nel report di sostenibilità. Tutto in un unico documento, come prevede la Direttiva Europea 2014/95/UE.

A livello di rendicontazione rappresenta una sfida affascinante e un trampolino per nuove ed importanti opportunità, di respiro internazionale.

 

A livello europeo è infatti richiesto uno sforzo da parte delle imprese (per ora quelle di grandi dimensioni) di migliorare la trasparenza delle informazioni di carattere non finanziario, attraverso la corretta comunicazione delle informazioni ambientali e sociali.

 

Sforzo o opportunità?

Ogni processo di cambiamento richiede un iniziale dispendio di energie, che se visto in ottica di miglioramento porta sempre a dei vantaggi.

Vediamone alcuni.

 

Gli asset intangibili entrano in rendicontazione

Si rendono così disponibili in modo chiaro e sancito le informazioni di carattere ambientale, sociale e di governance. Questo consente di effettuare una più completa valutazione della capacità delle imprese di creare valore nel lungo termine.

 

Gli aspetti finanziari e non finanziari sono in un solo documento

Riesce a dare una rappresentazione integrata dell’intero processo di creazione di valore dell’azienda, unendo gli sforzi di oggi per la strategia di medio-lungo termine.

 

Il documento viene redatto pensando a tutti gli stakeholders

Non ci si rivolge più soltanto agli azionisti, ma a tutti gli attori coinvolti con l’azienda: fornitori, dipendenti, collaboratori, clienti,…

 

Crea collaborazione e coesione tra tutti i reparti aziendali

Il documento è il risultato di un lavoro integrato, che prevede la collaborazione tra tutte le funzioni: strategia, operatività, controllo, reporting, marketing. Inoltre accresce la consapevolezza dell’impatto che le singole decisioni di un reparto possono avere sugli altri.

 

Allarga i confini di collaborazione

Partendo da una visione totale dell’azienda, prevede non solo l’interconnessione tra i reparti, ma anche tra esterno ed interno, allargando così le relazioni professionali tra tutti i portatori di valori.

 

Sintesi

Essendo stilato con il principio della materialità, vengono inserite solo le variabili che sono veramente in grado di generare valore nel breve, medio e lungo periodo.

 

I rischi fanno meno paura

Nel raggiungimento degli obiettivi, riuscire a prevedere i rischi permette di evitarli, dove possibile, e di attuare un piano preventivo di correzione nel caso in cui si presentino. Inoltre consente di definire in modo chiaro ruoli e responsabilità.

 

Sostenibilità e 3P

Gli sforzi e gli investimenti effettuati per i processi di sviluppo sostenibile sono rendicontati. Emerge quindi la strategia verso l’equilibrio Profit-People-Planet.

 

Focus sulla strategia e sul futuro

Nel report si parla di strategia, ma soprattutto di come la strategia sia in grado di generare valore attraverso l’utilizzo dei capitali

 

Trasparenza

Il report integrato fornisce in modo chiaro ed immediato un’istantanea di tutti gli aspetti che caratterizzano la realtà aziendale: l’identità, la storia, la mission, i valori, la strategia, la gestione dei rischi, il modello di business. La sua pubblicazione, soprattutto in presenza di assurance di terza parte, consente all’impresa di garantire la veridicità delle proprie affermazioni in ambito ESG, proteggendo se stessa ed i propri Stakeholders dal rischio di Green Washing.

Perché è importante pubblicare il Report Integrato?

 

Da Direttiva Europea, rappresenta un obbligo per tutte le aziende di grandi dimensioni. Per le PMI è invece una grande opportunità, non solo per gli stakeholders, ma anche per l’azienda stessa.

 

La redazione del bilancio integrato rappresenta infatti la fine di un articolato processo che richiede un’analisi interna dell’organizzazione e delle risorse, una definizione degli obiettivi e il monitoraggio continuo. Questo permette di valutare attentamente i rischi e di migliorare notevolmente la capacità decisionale.

 

Solo con la reale volontà di abbracciare il processo di innovazione manageriale, su cui il Report Integrato si basa, si potrà beneficiare dei numerosi vantaggi che esso porta.

 

Sforzo o opportunità?

E’ sempre una questione di scelta e di coraggio

 

La redazione di un Report Integrato è infatti un percorso graduale e progressivo che deriva da una scelta di cambiamento radicale dell’organizzazione. E ad essere coinvolti non sono solo gli adempimenti legati alla rendicontazione. Per redigere un Report Integrato è indispensabile iniziare a ragionare sull’intero modo di concepire le proprie attività. In altri termini, si origina un nuovo Modello di Business e per questo, una volta compiuto il passo, non si può tornare indietro. Dal momento che si agisce a livello di pianificazione strategica, sarà naturale conseguenza estendere il processo anche al Business Plan pluriennale.

 

E a questo tema dedicheremo il tempo necessario nei prossimi approfondimenti.