Ridurre l’impatto ambientale e migliorare la sostenibilità dell’impresa

Ridurre l’impatto ambientale e migliorare la sostenibilità dell’impresa

La crisi climatica è inequivocabilmente causata dalle attività umane, l’SBTI Science-Based Targets initiative include le linee guida, i criteri e le raccomandazioni di cui le aziende hanno bisogno per fissare gli obiettivi net-zero.

Fondamentale è, quindi, mappare i propri impatti e successivamente ridurli.

Una delle soluzioni è l’LCA di prodotto (Life Cycle Assessment) che vede l’analisi in un’ottica circolare.

Le prime parole del nuovo rapporto dell’ Intergovernmental Panel on Climate Change affermano in modo chiaro e univoco che la crisi climatica è causata in modo inequivocabile dalle attività umane e sta già producendo impatti su ogni parte del pianeta, dall’aria al mare

Il rapporto è il sesto dell’IPCC, ma il primo a valutare a fondo il rischio di punti critici. Si tratta di cambiamenti improvvisi e irreversibili ai sistemi cruciali della Terra che hanno enormi impatti e sono motivo di crescente preoccupazione per gli scienziati . Il crollo delle principali correnti atlantiche, delle calotte glaciali o della foresta pluviale amazzonica “non può essere escluso”, avverte il rapporto.

Queste sono le recenti dichiarazioni dell’IPCC che voltano ad aprire gli occhi sull’effetto dell’uomo sul clima.

Il rapporto scientifico sulla questione è descrittivo e preciso, ma non può nascondere il grave impatto che il riscaldamento globale sta avendo sul nostro pianeta. Siamo stati i responsabili di un aumento di temperatura di 1°C, che ci avvicina in modo preoccupante alla soglia di pericolo stabilita nell’accordo di Parigi di 1,5°C. Dal decennio degli anni ’80, si è registrata un’accelerazione delle piogge torrenziali.

Lo scioglimento dei ghiacci si è velocizzato, portando trilioni di tonnellate di acqua negli oceani. I livelli di ossigeno stanno diminuendo, causando soffocamento delle acque e un aumento dell’acidità. Il livello del mare è già salito di 20 cm, con conseguenze ormai irreversibili.

Le emissioni di gas serra prodotte dalla combustione dei combustibili fossili, la deforestazione e altre attività umane stanno chiaramente destabilizzando il clima temperato in cui è iniziata la civiltà, come dimostra il rapporto. I livelli di anidride carbonica nell’atmosfera sono ora al massimo livello registrato in almeno 2 milioni di anni

Gli scienziati hanno parlato, ora bisogna passare all’azione.

L’SBTi (Science-Based Targets initiative) è un’iniziativa globale volta a incoraggiare le aziende ad adottare obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra che siano scientificamente fondati; tra cui lo standard Net-Zero di SBTi il quale

“offre alle aziende un chiaro modello su come allineare i loro piani net-zero con la scienza, che non è negoziabile in questo decennio decisivo per l’azione per il clima. Perché il tempo sta per scadere”. JOHAN ROCKSTROM

(Direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research (PIK) e Professore di Earth System Science presso l’Università di Potsdam)

L’SBTi Include le linee guida, i criteri e le raccomandazioni di cui le aziende hanno bisogno per fissare obiettivi net-zero su base scientifica coerenti con la limitazione dell’aumento della temperatura globale a 1,5°C.

È una partnership tra CDP (ex-Carbon Disclosure Project), Global Compact delle Nazioni Unite, WRI (World Resources Institute) e WWF

Science-Based Targets (SBTi) nascono proprio con l’intento di guidare le aziende nella direzione di una Climate Action ambiziosa e ispirata da evidenze scientifiche.

Nel 2021, l’ SBTi è entrato in un periodo di crescita esponenziale e di crescente corporate aziendale – raddoppiando il numero di nuove aziende impegnate a fissare obiettivi. Alla fine del 2021, più di 2.200 aziende che coprono oltre un terzo di capitalizzazione del mercato dell’economia globale sono state impegnate con l’ SBTi – un tasso di oltre 110 nuove società al mese.

aziende e obiettivi riduzione impatto

Dal sito ufficiale science based targets www.https://sciencebasedtargets.org/resources/files/SBTiProgressReport2021.pdf

L’adesione a SBTi si svolge in cinque fasi:

  • Dimostrazione di impegno: invio di una dichiarazione d’impegno
  • Sviluppo dei target: definizione dell’obiettivo di riduzione delle emissioni
  • Valutazione del progetto: presentazione del progetto per la convalida ufficiale
  • Comunicazione agli stakeholder: condivisione con i propri stakeholder dell’obiettivo e della strategia con cui verrà implementato
  • Divulgazione dei risultati: comunicazione sulle emissioni prodotte e monitoraggio dei progressi su base annuale

Ad oggi più di 4.000 aziende a livello globale e 2.000 in Europa stanno già intraprendendo l’iniziativa per ridurre le proprie emissioni e stanno anche coinvolgendo le proprie catene di fornitura.

Le Nazioni Unite invitano anche gli enti non-business a impegnarsi in maniera ambiziosa per ridurre le proprie emissioni di gas serra. Comuni e municipalità possono essere supportati in questa direzione aderendo al Science-Based Targets Network. 

Alcuni obiettivi nell’ambito dell’iniziativa SBTi:

  1. Obiettivi basati sulla riduzione delle emissioni assolute: si prevede la riduzione delle emissioni di gas serra in termini assoluti, ad esempio di un certo numero di tonnellate di CO2 equivalenti all’anno.
  2. Obiettivi basati sulla riduzione delle emissioni relative: ovvero la riduzione delle emissioni di gas serra in termini relativi rispetto alla produzione, al fatturato o ad altre metriche aziendali.
  3. Obiettivi basati sulle emissioni nette zero: si prevede la riduzione delle emissioni di gas serra a tal punto da raggiungere l’emissione netta zero entro il 2050.

Lo step principale è la valutazione dell’impronta di carbonio, ovvero le emissioni di gas serra generate dall’impresa. Questo processo di valutazione è chiamato carbon footprint. È uno strumento che permette di trasformare il normale svolgimento delle attività aziendali in quantità di CO2 (gas ad effetto serra di riferimento) emessa. 

Il risultato dell’analisi è espresso su base annua in tonnellate di biossido di carbonio equivalente (CO2eq.) e quantifica l’utilizzo di risorse (materiali ed energetiche) che contribuiscono all’effetto serra. Questa analisi permette di riportare i dati a vari enti che monitorano le emissioni globali tra cui il CDP (Carbon Disclosure Project) e SBTi (Science Based Targets initiative).

Una volta stabilita l’impronta di carbonio, si procede con l’analisi delle aree di miglioramento ed è in questa fase che le aziende possono intervenire su diversi fronti 

Ad esempio, si possono adottare tecnologie e processi più efficienti, utilizzare fonti di energia rinnovabile, migliorare l’efficienza energetica dei loro edifici e dei loro impianti di produzione, o ridurre l’uso di materiali a elevata intensità di carbonio.

Inoltre, le aziende possono utilizzare la metodologia dell’analisi del ciclo di vita (LCA) di prodotto per valutare l’impatto ambientale dei loro prodotti lungo l’intera catena di approvvigionamento, dallo sviluppo alla fine della vita utile del prodotto stesso. L’obiettivo di questa analisi è quello di identificare le opportunità di riduzione delle emissioni di gas serra lungo l’intera catena di approvvigionamento del prodotto.

È importante comprendere che tramite la carbon footprint si possono scoprire le aree a maggiore impatto all’interno della propria organizzazione, mentre con LCA si può rivolgere l’attenzione al prodotto. Tramite questa analisi si possono analizzare gli impatti ambientali (di un prodotto) e conseguentemente identificare quali interventi sono necessari per mitigarli.

L’analisi guarda al prodotto con un’ottica circolare, quindi dall’estrazione delle materie prime al suo fine vita, passando per la produzione e l’utilizzo, e puo’ includere, oltre alle emissioni di gas serra, anched include un’ampia gamma di categorie di impatto tra cui, smog, particolato, emissioni di gas serra, consumo di risorse, utilizzo di acqua e suolo e molte altre.

riduci impronta di carbonio

Per raggiungere tali obiettivi, le aziende devono fare uno sforzo significativo ma i benefici che ne derivano sono molteplici. Migliorare l’efficienza energetica e ridurre i costi operativi, aumentare la loro resilienza alle fluttuazioni dei prezzi dell’energia e migliorare la loro reputazione presso i clienti, i dipendenti e gli investitori.

Per sapere come impostare un percorso di sostenibilità nella tua azienda contattaci, ti aiuteremo a far chiarezza sul tema e a capire come intervenire.